Le persone che vengono definite “controllanti” assumono comportamenti caratterizzati dal continuo bisogno di mantenere il controllo sulle situazioni che riguardano se stesse e i loro affetti. Questo bisogno può derivare da insicurezza, bassa autostima, difficoltà a riconoscere e a gestire le emozioni… in casi complessi, la cosiddetta mania del controllo può portare anche a relazioni tossiche, caratterizzate da forti manie di controllo sul partner.

Manie di controllo sul partner
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Cosa c’è dietro al bisogno di controllo?

La cosiddetta “mania del controllo” provoca stati di ansia legati alla fobia di non riuscire a soddisfare i propri bisogni, di non saper gestire eventi non previsti, di perdere il controllo della propria vita e/o delle proprie emozioni. È provocata principalmente da bassa autostima, insicurezza, difficoltà a gestire le emozioni, traumi passati… di conseguenza, attraverso il controllo si cerca, in qualche modo, la sicurezza e si fa il possibile per gestire situazioni previste e impreviste. Il rischio, però, è quello di illudersi, creandosi aspettative non sempre verosimili. La conseguenza? Un frequente senso di frustrazione, tanto più grande quando le aspettative non riguardano più solo se stessi, ma i rapporti interpersonali.

Quali sono i sintomi della mania del controllo?

I sintomi della mania del controllo sono vari e, nei casi peggiori, possono arrivare ad avere conseguenze invalidanti sulla quotidianità e sulle relazioni dell’individuo.

Ecco qualche esempio:

  • Timore di perdere il controllo
  • Difficoltà nel prendere decisioni
  • Problematicità nel delegare agli altri
  • Programmazione maniacale fin nei minimi dettagli
  • Stress
  • Irritabilità
  • Ansia
  • Critica eccessiva e severa verso se stessi e verso gli altri
  • Irrazionali aspettative di perfezione
  • Rimuginio
  • Mancanza di fiducia
  • Isolamento

Manie di controllo sul partner in una relazione tossica

Pretendere il totale controllo sulle situazioni che riguardano la propria persona è irrazionale e difficilmente attuabile, ma avere il totale controllo sugli altri è assolutamente impossibile (nonché ingiusto). Ciò risulta estremamente frustrante per chi soffre di mania del controllo e, in una relazione di coppia, si rischia la tossicità, in quanto è, purtroppo, molto facile sviluppare anche delle manie di controllo sul partner.

Quali sono i comportamenti controllanti?

Le manie di controllo sul partner consistono in reiterati comportamenti relazionali caratterizzati dalla necessità di controllare quanti più ambiti possibile della vita dell’altro. Anche quando si tratta del partner, il soggetto controllante cerca di mantenere ogni situazione “sotto controllo”, adottando spesso comportamenti disfunzionali, deleteri per il rapporto di coppia.

La mania del controllo e il narcisismo patologico possono essere connessi, anche se non sempre coincidono. In alcuni casi, però, è proprio il soggetto narcisista a voler controllare le persone attorno a sé per assicurarsi che confermino continuamente il suo valore, reagendo in modo aggressivo o svalutante se ciò non avviene.

Quando il partner controllante presenta uno o più dei seguenti comportamenti, si è purtroppo davanti a delle red flag che non vanno ignorate:

  • Rifiuto della libertà del partner (negazione di indipendenza e autosufficienza);
  • Gelosia ossessiva (dubbi sui rapporti sociali del partner);
  • Monitoraggio costante (continue telefonate, controllo dei messaggi, pretesa di conoscere la posizione geografica);
  • Emarginazione (tentativi di isolamento del partner dai suoi affetti, in modo da ottenere il totale controllo sulla sua vita);
  • Manipolazione emotiva (minacce, intimidazioni, instillazione di sensi di colpa).

Una relazione che si basa su tali presupposti non può che essere tossica: senso di impotenza, disagio, paura di inadeguatezza, danni emotivi sono solo alcune delle conseguenze che le manie di controllo hanno sui partner dei soggetti controllanti. Nelle circostanze più gravi, si può arrivare anche a casi di violenza domestica, fisica o psicologica.

Come affrontare le proprie manie di controllo sul partner

La mania del controllo non è un tratto immutabile della personalità: è possibile lavorarci e salvare le proprie relazioni, ma la probabilità di superarla dipende dall’intensità e dalla gravità dei comportamenti attuati. Ci sono casi in cui comunicare, porre dei limiti, lavorare su se stessi possono salvare la situazione; altri in cui le persone vicine al soggetto controllante (soprattutto l’eventuale partner) si trovano costrette ad allontanarsi per potersi proteggere.

Autoconsapevolezza

Il primo passo per superare la propria mania del controllo è l’autoconsapevolezza: riconoscere questa mania come un meccanismo disfunzionale per sfuggire all’insicurezza è una presa di coscienza fondamentale per poterci lavorare, aprirsi alla fiducia, delegare, condividere le responsabilità e cominciare a vivere con più leggerezza e meno ansie.

Terapia: individuale, EMDR e di coppia

La terapia, individuale e di coppia, aiuta a riconoscere e a gestire le emozioni per costruire relazioni sane.

Nella terapia individuale, va innanzitutto ricercata la spiegazione del bisogno di controllo in base al vissuto personale di ognuno: una rilettura dei significati della propria storia e delle cause dietro alla propria mania del controllo, avviata in un posto sicuro come l’ambito della terapia, attiva la possibilità di entrare in contatto con la propria realtà interiore ed emozionale.

La Terapia EMDR, in particolare, ricolloca i ricordi traumatici all’interno delle reti neurali, consentendo al cervello di rielaborarli in modo più adattivo e funzionale. Attraverso la stimolazione bilaterale (eseguita principalmente attraverso movimenti oculari), l’EMDR aiuta ad accettare le esperienze difficili, riducendo l’intensità emotiva a esse associate. In questo modo, il passato smette di interferire con il presente, anche nei soggetti controllanti.

La terapia di coppia rappresenta un importante strumento per affrontare le manie di controllo sul partner: in un contesto protetto e mediato dal terapeuta, entrambi i partner possono esprimersi senza giudizi, per lavorare sulle dinamiche relazionali disfunzionali. L’obiettivo è quello di stabilire un equilibrio basato su fiducia, comunicazione e rispetto degli spazi personali, per una relazione sana, autentica e serena.

Come difendersi dal partner controllante

Se ritieni di essere in coppia con un partner controllante, è importante che tu riconosca e rivendichi i tuoi confini, affermandoli con fermezza e senza sensi di colpa. Cerca il dialogo, non minimizzare il tuo malessere e non cadere nella trappola dei sensi di colpa. Se le sue manie di controllo sul partner non cambiano, non aver paura di chiedere aiuto a un professionista o di allontanarti da quella relazione per salvaguardare la salute fisica e mentale.

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