L’espressione “Sunday Blues” significa, letteralmente, “tristezza della domenica”. Feeling blue, infatti, in inglese significa sentirsi tristi. Ma per quale ragione la domenica ci si sente tristi? Scopriamo i motivi di questa sensazione negativa e come superarla.

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Perché la domenica ci si sente malinconici e irrequieti?

Inizia fra le 16.00 e le 16.15: è il Sunday Blues che, apparentemente senza motivo, catapulta moltissime persone in uno stato di malinconia e irrequietezza. I motivi di queste sensazioni, in realtà, esistono eccome: l’ansia di riprendere nuovamente la solita routine, il timore dei ritmi molto intensi e stressanti che scandiscono la settimana lavorativa, la preoccupazione di avere poco tempo libero da dedicare a se stessi e allo svago dal lunedì al venerdì… superficialmente si potrebbe pensare che si tratti di motivi futili, ma l’inconscio sa bene cosa può provocare la sensazione costante di sentirsi con l’acqua alla gola, senza potersi mai fermare un secondo, senza riuscire mai a spegnere il cervello, nemmeno per un attimo, perché c’è sempre qualcosa da fare, da pensare…

Sunday Blues e “dolce” far nulla

Quando il weekend è l’unico momento libero, lo s può affrontare in modi diversi. C’è, ad esempio, chi si chiude in casa a oziare, perché il dolce far nulla ha un fascino irresistibile e perché, spesso, il fisico in primis richiede materialmente uno STOP. In questo caso, però, lontani dalla frenetica routine settimanale, si può entrare in un vortice senza uscita di riflessioni, confronto con se stessi, aspettative mancate… avere più tempo per pensare può mettere faccia a faccia con mancanze o desideri irrealizzati ai quali non si ha modo di pensare durante la settimana lavorativa quando, tra lavoro e impegni, bisogna mantenere un ritmo serrato che impedisce di dialogare con se stessi. Ecco, allora, che il malessere domenicale diventa anche il segnale di qualcosa che non ci soddisfa nella vita, come il lavoro, le tante rinunce obbligate dal ritmo frenetico e lo stile di vita stressante ai limiti del burnout.

Aggiungiamo che, per alcune persone, la domenica può rappresentare anche il momento in cui si ripensa anche a tutto ciò che si è fatto e, soprattutto, non si è fatto durante la settimana precedente. Purtroppo, queste riflessioni non sono sempre costruttive: il rischio è che possano alimentare dubbi e insicurezze sulle proprie capacità. Va da sé che tutto ciò rende ancora più spaventoso l’inizio di una nuova settimana.

Sunday Blues e FOMO

Il corpo e la mente chiedono riposo, ma ascoltarli non significa sempre rimanere soddisfatti di come si è trascorso il weekend. Il lunedì mattina si torna in ufficio e i colleghi non fanno che parlare di tutte le attività meravigliose e divertentissime a cui si sono dedicati nel weekend. Questo genera la sensazione di aver trascorso il proprio tempo libero in modo poco produttivo e genera la FOMO: Fear Of Missing Out, ovvero la paura di essersi persi qualcosa. Sensazione negativa che oggigiorno aumenta, purtroppo, anche a causa dei social media, su cui ognuno non fa che ostentare le proprie esperienze, tutte assolutamente da non perdere, ovviamente. Si desidera vivere al meglio i momenti liberi, ma può capitare, poi, di sentirsi scontenti perché si è fatto troppo poco. Spesso, si ha l’impressione che il tempo libero non sia stato abbastanza. Domenica pomeriggio si realizza che il weekend è già praticamente finito e… si prova un profondo senso di sconforto.

Sunday Blues e aspettative

Il Sunday Blues legato alla FOMO e quello legato alle aspettative vanno a braccetto. Spesso si vorrebbe solo rimanere a casa a dormire, a guardare una serie TV, a rilassarsi, ma gli altri (famiglia, amici…) hanno aspettative diverse: il loro desiderio sarebbe quello di incontrarsi, trascorrere del tempo insieme, fare qualcosa in gruppo. Dopo una settimana di lavoro stressante per tutti, che spesso non concede molti momenti per vedersi, è sicuramente un desiderio lecito. Il problema nasce quando il desiderio di riposo non viene rispettato e si insiste affinché si faccia assolutamente qualcosa. In questi casi, chi ha bisogno di riposo si sente forzato, non capito… e la pressione sociale non fa che aumentare quello stress già accumulato durante la settimana.

Non tutti si riposano la domenica

La domenica non è per tutti un giorno di riposo. Molte persone, infatti, lavorano anche nel weekend e, per chi lavora nel finesettimana, la domenica può essere un giorno lavorativo particolarmente stressante, sia perché nell’immaginario comune si tratta di un giorno festivo, sia perché può essere frustrante non riuscire a conciliare il proprio tempo libero con quello degli altri, a causa dei diversi orari di lavoro.

Un po’ di statistiche

Riflessioni, pressione sociale, FOMO… dopo tutto questo, si avvicina inesorabilmente l’inizio di una nuova settimana lavorativa e ricominciare a pensare agli impegni futuri non fa che peggiorare la situazione.

Nel Regno Unito, una ricerca commissionata dall’Ufficio per il miglioramento della salute, ha rilevato che il 67% della popolazione indica lo stress, la mancanza di sonno e il pensiero degli impegni futuri come le cause principali dell’ansia che causa il Sunday Blues. Il 75% del campione ha affermato di passare in casa l’intera domenica (a volte, anche senza avere contatti con nessuno), salvo poi provare invidia (nel 44% dei casi) quando, il lunedì mattina, i colleghi raccontano quanto si sono divertiti nel weekend. Un sondaggio condotto da Linkedin USA nel 2018 indica che i più colpiti sono i giovani adulti: oltre il 90% di Millennials e Generazione Z prova malessere e preoccupazione poco prima dell’inizio di una nuova settimana.

EMDR & Sunday Blues

Il consiglio per passare al meglio il weekend e allontanarsi dal Sunday Blues è quello di pianificare in anticipo cosa fare, stando alla larga dai pensieri negativi. Ascoltarsi, però, è importante e viene prima di tutto: partire dalla conoscenza delle proprie emozioni e delle proprie paure, infatti, è il primo passo per comprendere come vivere con serenità i propri giorni di riposo.

Tutti possono sperimentare il Sunday Blues, ma bisogna stare attenti ai segnali: quando, infatti, lo stress comincia a superare la soglia della normalità, si può andare incontro a burnout, ansia, depressione… in questo caso è necessario chiedere l’aiuto di un professionista.

Tra le tecniche maggiormente efficaci per combattere lo stress c’è l’EMDR.

La terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, letteralmente “Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari”) è un metodo psicoterapeutico che consente di trattare psicopatologie, problemi legati a eventi traumatici e problemi legati allo stress. Questo approccio, utilizzato in tutto il mondo e di efficacia comprovata dalla ricerca scientifica, consiste nella stimolazione bilaterale (solitamente tramite movimenti oculari) indotta dal terapeuta al fine di desensibilizzare il ricordo e la percezione del trauma o dell’evento stressante, con conseguente rielaborazione dello stesso.

Gli obiettivi principali della terapia EMDR sono:

  • Attivare nel paziente la consapevolezza del proprio stato emotivo;
  • Focalizzare l’attenzione sulle emozioni;
  • Controllare i propri comportamenti e le proprie reazioni;
  • Regolare lo stato di ansia.


Dott.ssa Federica Majore
Psicologa del Comportamento Alimentare
Psicoterapeuta
3924131042
federica.majore@gmail.com